Friday, May 26, 2006

The third face

La terza faccia della medaglia. Quella sulla quale solo un uomo osò puntare. Ma che in realtà è solamente una possibilità infinitesimale. Incredibile ma vero, neanche Zarathustra, né Nostradamus sarebbero stati capaci di prevederlo...Ero consapevole che sarei caduto dal filo. LO SENTIVO...Preannunciazione fu il dire morto! Non credevo ci sarei diventato davvero...Il demone che mi annunciò l'eterno ritorno dell'uguale era stato chiaro, ed io ugualmente non compresi...Mi odio nel più profondo della mia anima! Quella che poteva essere inizialmente una ipotesi remota(almeno così speravo...INGENUO!SEI CIECO DA UN OCCHIO!), si è concretizzata forse nel peggiore dei modi. Eppure ho provato dolore. Eppure ho provato la spada nel cuore. Eppure ho provato l'arteria polmonare che si squarcia. Il cielo mi è crollato sulla testa. L'eremitaggio potrebbe essere una soluzione. Ma nella caverna gli schiavi vedevano solo ombre. Finirò col credere che ciò che vedo è reale. E ciò che non vedo non è colpa mia. Si moriva per molto meno a Sparta...Sembra che per me siano passati eoni, eppure è tutto nuovamente confluito nel delta. Ma chi ha messo questa diga in questo luogo tanto insolito quanto inconcepibile? Causa di tutti i miei mali, spero non sopravviverai per vedere la desolazione che creerai. Sei patetico! Sei inutile! Sei falso! Sei un codardo! Hai creato un freddo glaciale con i tuoi soffi di bora...E non sai, nonostante questo, tenere a freno la lingua! Non hanno ragione gli altri, ma tu...Li superi tutti! Và all'Inferno!!! E mi pervade il dubbio che forse starò meglio lì che altrove. Dalla vita alla morte...Sono sono un segmento, ma un cerchio! Strana cosa e concettualmente incredibile il fatto che non sia perfetto...Mi rimane un corpo, che senza vita troverebbe una pace immeritata. Un vuoto tutto particolare: un incolore assenza di superficie. E' soddisfatto quasi a pieno, qualsiasi prospettiva gli si presenti. Me ne sarei dovuto liberare prima...Ma l'organizzazione non è mai stata il mio forte, e il fai-da-te è stato sempre dannoso. I kilometri di quella che forse sarà l'ultima **** che vedrò. La luce mi è negata dal velo della morte, e non vedo più Paradiso. Condannato, non pentito, tendo il braccio e le dita morbosamente paralizzate verso l'alto, ma senza successo. Se mi sentivo tirare verso il basso, ora mi sento tirare indietro, lasciando a qualcos'altro ciò che era il mio recipiente. Sopraggiunge la notte, e le stelle distorcono il loro viso da me. Non è blu notte ciò che vedo! Non è nero ciò che si immaginava! Non è più grigio...E' incolore, insipido, silenzioso, inodore, impalpabile...Ha vinto. Eppure sono sempre io. LOVE WOULD HAVE CONQUERED ALL! LOVE WOULD HAVE CONQUERED...HATE!!!

1 Comments:

Blogger Curi said...

credo che alla visione filosofia dovresti sostituire la visione reale che non sempre combacia.alla visione apocalittica dovresti mettere davanti la visione della vita con le sue difficoltà che a volte sono davvero insormontabili psicologicamente più che fisicamente ma che comunque sono spesso affiancate da bei momenti dei quali ci dimentichiamo per lasciar spazio ai nostri dolori che ci fanno vivere continuando a sperare di avere un'assoluta pace.si raggiungerà forse solo con la morte.ma per ora vivere con le turbolenze si può fare.non vedere tutto scuro non ha senso.anche io mi abbatto sempre e vedo tutto nero ma poi ti accorgi che c'è molto altro che non vuoi vedere.ma puoi vedere.a presto.

8:05 AM  

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