Thursday, September 28, 2006

Morte-Rinascita E La Stessa Illusione

Ho lasciato morire il mio corpo
e la mia mente era sveglia per
sentire
il dolore della morte
nonostante essa
non mi abbia sfiorato
l'intelletto.
Il pianoforte andava
con la Sonata al Chiaro di Luna,
e le parole in francese scorrevano,
pronunciate piano
quasi sussurrate
e io giacevo sul letto
decadente
con gli occhi chiusi
e le mani conserte
in un abbraccio
a me stesso
solo nel silenzio buio
delle mie orecchie votate
a Beethoven.
Sono riuscito a stare meglio
in armonia
con me stesso
dopo tanto travagliare.
Non durò se non quanto ho voluto
tutto mi appariva
diverso
io ero più grande
più esperto
più forte
ma si è sciolto tutto
e dalle pareti colavano
le parole
di mia madre
e il tono spezzato
delle lacrime
che percepivo solo io.
Ho visto un alone bianco
e delle ali
da qualche parte
in me
risaltavano nell'oscurità.
Ho recuperato le energie
le ho raccolte
e ho danzato
con un'entità oscura.
Mi sono sentito rinascere
nel sentire morire
il mio involucro,
la sete cresceva
e sublime era il suono
che giungeva
alle mie orecchie.
Armoniosi i miei movimenti
e mi sollevavo dal mio giaciglio
nuovo e vecchio.
Si sciolse tutto,
e la rabbia saliva
e il silenzio mio calava
come un sudario sul volto di un cadavere.
Un peso di nuovo sulle mie spalle,
ma penso che stavolta se le scontano tutte.
Manipolerò le menti
e utilizzerò la malìa
se necessario.
Simulare e dissimulare
ormai è troppo facile.
Stavolta o sistemo o distruggo,
una via di mezzo non c'è,
altre strade si,
ma esse al momento rimarranno inviolate.
Spero solo
che la mia tomba non
venga profanata.

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