Quadro
Tante volte vorrei avere il dono oscuro della malìa. Altre preferirei sentirmi dire ogni genere di pensiero che vi passa per la testa che vada contro di me, che possa offendermi. Un'impressione, qualcosa. Ma solo silenzio. E devo pregare in ginocchio(non mi regge) per comprendere, per sapere. Come dimostrarvi che ci tengo troppo a voi, ma che moltissimi di voi non mi calcolano? Scrivo per me stesso, ma possibile mai che non abbiate niente da dirmi? Normale. Se non vi interesso...La spiegazione di un sogno indefinito, infinito, perfetto che cozza con quello che è il mio desiderio, conseguenza dell'impossibilità. Tutti i complimenti che ricevo mi suonano falsi, perché so che sono fatti da chi non lo pensa, o da chi pensa senza conoscere. Le critiche invece molte tintinnano tra martello, incudine e staffa, e trovano terreno saldo. Inutile chiedermi perché mi odio. A me suona tanto chiaro. E mi suona anche chiaro che posso amare gli altri senza tuttavia amare me stesso. Fisicamente ho bisogno di movimento. Mentalmente ho bisogno di fare il vegetale. Mi sto trovando a oppormi a tutti e a tutto, con una fredda razionalità che avrebbe fatto rabbrividire anche Dracula. E non capto quasi più nulla. Sono confuso su alcuni fronti. E voglio solo che questo gioco finisca. Pedina sulla casella bianca con la morte di fronte che guarda dall'alto verso il basso con occhi vuoti. Un castello nel buio pesto brilla di un'aura violastra. Tendo al bianco e nero. Cristalli ovunque. Strano che sia in ginocchio e che non mi dolga. Singolare che non esista tempo, e lo spazio sia distorto. Appeso ad un muro e sotto vetro, non ho più la forza di urlare, ma di oppormi ne ho da vendere. Chi ha qualsiasi cosa da dirmi, QUALSIASI, anche la più cattiva nei miei confronti, abbia il coraggio di dirmela senza timore! Sono circondato da una calotta semi-impalpabile. Ma dimenticavo che non mi calcolate.
0 Comments:
Post a Comment
<< Home