Saturday, July 08, 2006

Forzatura e sforzo

Tra due vortici
di senso inverso
travolto e ferito
Lancinante
urlo
nella notte senza pace
Proverò a sopravvivere
alla tentazione
di auto-distruggermi

La scheggia nella carni
è profonda
nell’abisso
della mia anima devastata
straziata
da un coltello a serramanico

Il mio fisico non reggerà a lungo
Precaria la mia figura molle su una corda
sospesa
tra due cigli

Perdo consistenza
L’olfatto è andato
Sento la vicinanza
del mio corpo massacrato
90° tra questo e me
ma devo rilasciare qualcos’altro

Sono saturo
ma lo spazio lo faccio
a comando mio

Tutto inside è melma e non so far altro
che straziare la mia prigione
maledetta
nell’abisso

Il cielo lo vedo deformato
e non lo distinguo dal resto
Cos’è?
Sublime abisso
altezza profonda
un nodo in gola
ed un’anguilla nello stomaco
Se faccio uscire qualcosa
penso di implodere su me stesso
accartocciarmi
Perdo tutto
per colpa mia
e perché l’esistenza precede l’essenza

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